mercoledì 24 agosto 2005

Million Dollar Baby

FILM - autore: Clint Eastwood

E' uscito in DVD il film di Clint Eastwood tratto dal raconto "Lo sfidante" di F.X. Toole (Ed. Garzanti).
E' la storia di una ragazza che, aiutata da un problematico allenatore di boxe, sogna il successo. Una vecchia palestra è lo specchio della società di oggi, dove i campioni vivono coi calzini bucati. Il ring non è solo lo spazio dove avvengono gli incontri di boxe ma rappresenta un qualsiasi ambiente dove vivere e coltivare i propri sogni. Clint Eastwood ricama sui tre protagonisti un film di forte impatto emotivo. L'allenatore fallito, il vecchio pugile fallito e la ragazza che sogna. I tre protagonisti si incontrano per realizzare qualcosa di magico. Basterà la loro volontà e la loro onestà per cambiare il (loro) mondo? A forza di prendere pugni si finisce per interrogarsi sul significato della vita, ma invece di trovare risposte si trovano solo altri pugni. E' un film pieno di gente povera e, forse per questo, avida. Una delle scene emblematiche minori è rappresentata dal regalare una nuova casa a chi ne ha bisogno; ci si aspetterebbe un "grazie" e invece si ricevono pugni morali. Quei pugni che la vita concede a tutti noi. Bisogna essere dei campioni per uscire dal ring tutti interi.
Ma anche i campioni hanno solo un certo numero di incontri vincenti, poi arriva sempre il momento della sconfitta. E speriamo che il nostro destino sia migliore di quello di chi sogna un milione di dollari.
...Che bel film, che brutto dramma, come è reale la gente che lo popola, sembra di conoscerli bene e a qualche personaggio si finisce per volere bene davvero, come se fosse un amico che conosciamo da sempre.
OSCAR 2005 PER MIGLIOR FILM, MIGLIOR ATTRICE (HILARY SWANK), MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA (MORGAN FREEMAN) E MIGLIOR REGIA (CLINT EASTWOOD).

- Roberto Moretto

mercoledì 10 agosto 2005

Prima dell'alba


FILM Prima dell'alba

Ripubblico la recensione, con la novità che il dvd è disponibile anche in italiano da qualche settimana, così come Prima del tramonto, il film che chiude la giornata (alcuni anni dopo) dei nostri due eroi! Vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino nel 1994, Prima dell’alba è un film da guardare e riguardare finchè il nastro non si consuma. Salvo optare per il dvd, inedito in Italia e da acquistare tramite la rete, ennesimo esempio di come siano miopi i distributori della terra di Fellini. Stessa cosa che avviene con i film di Kevin Smith, ma questa è un’altra storia.
Prendi un ragazzo. Americano. In vacanza interail in Europa. Figlio di genitori divorziati. Figlio degli anni novanta. Con il pizzetto e i jeans sdruciti. Incerto e poetico, sognatore romantico e al tempo stesso cinico osservatore del mondo. Solo.
Prendi una ragazza. Francese. Anzi, di Parigi. Che torna a casa dopo aver visitato la nonna a Budapest. Viaggia in treno perché ha paura degli aerei. Affascinante anche quando parla di ecologia e del nuovo fascismo dei media. Con un sorriso che non si riesce a descrivere. Sola.
Mettici Vienna, una delle poche città che – con una sola inquadratura – regalano una spruzzata di romanticismo perfino a un baraccone della fiera e a un orologio della stazione.
Falli incontrare e conoscere, falli scendere insieme dal treno proprio lì, a Vienna , e fagli passare tutta la notte insieme, in attesa del volo che riporterà Jessie James tra i dorati pascoli d’America. Falli parlare e parlare e parlare, falli salire sul Prater e falli giocare a flipper, falli camminare lungo il Danubio e falli entrare in un negozio di dischi. Falli bere birra e manda loro una zingara che predica il futuro per pochi scellini.
Gioca a essere Dio e osserva queste due anime che, incerte ma fiammeggianti, si avvicinano, si annusano e si incenerisono a vicenda.
Lui è Ethan Hawke, reduce da L’attimo fuggente e di passaggio verso Gattaca e la moglie Uma Thurman. Lei è Julie Delpy, in attesa di Killing Zoe.
Attorno ad essi poco altro, perché il film lo reggono sulle spalle solo loro due. Niente effetti speciali, niente comparsate di lusso, niente scene di nudo. Insomma, quasi un film all’antica, figlio dell’estro creativo di Richard Linklater e perfetto esempio di cosa voglia dire conoscersi e, mi scappa la parola, amarsi nell’era post aids e durante la guerra dei Balcani.
Denso di poesia senza mai essere stucchevole, impregnato di buoni odori come un vecchio fazzoletto di pizzo ritrovato in fondo ad un cassetto in una casa estiva, girato con mano esperta e piglio quasi documentaristico, Prima dell’alba è il perfetto dopocena in queste afose serate estive, il biglietto d’auguri dell’ottava meraviglia del mondo per chi, come me, crede che una pellicola possa perfino cambiare la vita alle persone
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- Luca P.