mercoledì 31 ottobre 2007

Baby 81

MUSICA: Baby 81 - Autore: Black Rebel Motorcycle Club


Uno tra i gruppi più sottovalutati al mondo sono i Black Rebel Motorcycle Club. Insieme ai Motorpsycho e ai Girls against Boys formano un trio con una sfiga contrattuale e di vendite davvero da record. Eppure, disco dopo disco, proseguono imperterriti nella loro epica impresa: suonare del rock che si possa chiamare davvero rock. E suonano rock anche quando lo travestono da blues o da folk, e il precedente album Howl lo ha dimostrato a quella sparuta decina di coraggiosi che tra la compilation del Festivalbar e qualche chicca di Gigi D'Alessio (senza offesa per nessuno) hanno avuto la pazienza di fare il loro nome al negoziante di fiducia o allo store di iTunes. Ora arriva questo Baby 81 a confermare il fatto che i ribelli del club motociclistico non mollano la presa. Basta ascoltare pezzi come Berlin o Cold wind per rendersene conto: quattro quarti asciutto, un riff e un ritornello che non riesce a farti tenere ferma la testa. Un "tiro" che resiste ascolto dopo ascolto, impreziosito da una voce che più ad hoc di così non potrebbe essere. Poi arrivano episodi come Windows o 666 conductor o All you do is talk, e il tono diventa improvvisamente più calmo, spleen, con un pianoforte e dei tagli di slide guitar degni dei bluesman più incalliti. Non c'è niente da fare: comprate uno qualsiasi dei dischi della triade di cui sopra e ci troverete dentro più idee che nel resto dei gruppi "rribelli" che occhieggiano spavaldi dal 99% delle riviste musicali mondiali. Almeno mi facessero lo sconto sui loro concerti ...


- Luca P.

martedì 30 ottobre 2007

Broken Boys Soldiers

MUSICA: Broken Boys Soldiers - Autore: The raconteurs


Broken boy soldiers, esordio del progetto di Jack Stripe (sì, quello del tormentone mondiale popopopopopo di Seven nation army dei suoi White Stripes) è un gran bel disco. A patto che chi lo ascolta si sia fermato al rock di fine anni settanta. Qui non ci sono slappate di basso, sintetizzatori o campionamenti, voci power o suoni "estremi". Ci sono una voce, molto calda ed emozionante, una chitarra molto spesso acustica che suona poco, pochissimo in levare, un basso ed una batteria che fanno poco più che tenere il tempo. Quasi assenti gli assoli, molti i cori intimistici. Un disco che cattura proprio per la sua semplicità, per le sue canzoni di qualità così sfacciatamente “retrò”. Da ascoltare, per intenderci, bevendo un buon bicchiere di vino rosso, sdraiati in un luogo tranquillo e possibilmente poco luminoso. A ciascuno decidere la compagnia più adatta … Non fatevi trarre in inganno dalla iniziale Steady as she goes, che starebbe benissimo su qualsiasi album dei White Stripes: il disco è composto da altro, specie delle stupende Broken Boy Soldiers, Hands e Together, che se fosse in un disco dei Beatles sarebbe già stato piazzato in mille spot pubblicitari al pari di Here comes the sun. Un piccolo gioiello che per fortuna non vedremo mai saltellare in uno stadio.


- Luca P.

mercoledì 10 ottobre 2007

Lampi d'estate

LIBRI: Lampi d'estate - Autore: P.G. Wodehouse
Oggi leggiamo Wodehouse con un ritardo medio di 70 anni rispetto a quando ha scritto i libri.
In Italia Wodehouse è tradotto in italiano.
Queste sono le uniche due critiche che si possono fare al lavoro di un Autore che ha scelto di creare delle buone letture invece della pessima letteratura in cui tanti si cimentano. L'uso delle parole e delle storie al limite (e oltre) il "non sense" creano il suo umorismo. Leggere Wodehouse vuol dire impegnare la propria mente a disimpegnarsi, bisogna stare attenti alle singole parole per capire quello che non si capirebbe leggendo la frase superficialmente. E' come giocare con la Settimana Enigmistica, niente di troppo impegnativo, ma è divertente. Il libro "Lampi d'estate" potrà risultare straordinariamente divertente per qualche lettore e noiosamente stupido per altri. Vale la pena di rischiarne la lettura, se per pura fortuna faceste parte della prima categoria, avrete scoperto un autore che vi accompagnerà per tutta la vita con il suo tenero umorismo.
- Roberto Moretto