MUSICA: Black Rain - Autore: Ozzy Osbourne
Lo confesso: non avrei mai pensato di ascoltare un nuovo disco del caro vecchio Ozzy. Mi sono fermato, molti capelli ed anni fa, a The ultimate sin, e ho evitato accuratamente la visione di The Osbournes su Mtv. Perchè infierire sulla demenza senile di un uomo che ha dato così tanto a milioni di giovani rockettari come me con brani come Iron Man, Paranoid, I don't know, Bark at the moon? Meglio ricordarselo com'era . . . Invece, ecco che ti salta fuori questo Black Rain, che a sorpresa non riesco più a cancellare dall' iPod che mi tiene compagnia nei lunghi viaggi da pendolare binario (nel senso dei treni, non matematico!). Black rain è un disco, chiarisco subito, che non aggiunge nulla alla storia della musica, ma che si lascia ascoltare con un coinvolgimento del tutto inatteso. Sarà il possente lavoro alla chitarra di Zakk Wilde (che ormai avrà i suoi annetti anche lui), sarà la vociona di Ozzy, sempre magica e particolare, saranno canzoni come I don't wanna stop, Black rain, The almighty dollar . . . non so. Ma il disco resiste, e gli ascolti si ripetono ogni settimana di più. Se avete agitato la testa al ritmo di una quasiasi canzone dei Black Sabbath o dell'Ozzy solista, concedetegli almeno una chance e non ve ne pentirete!
- Luca Pasquadibisceglie
venerdì 2 novembre 2007
Black Rain
Trees outside the academy
MUSICA: Trees outside the academy - di Thurston Moore
Minutes to midnight

Minutes to midnight, terzo album dei LP, continua e conferma i cambiamenti emersi già dall'ascolto di Meteora (2004). I ragazzoni del rock a stelle e striscie stanno infatti abbandonando la forma canzone sullo stile di In the end (hit mondiale del loro esordio Hybrid Theory: cantato hip hop, riff di chitarra e ritornello con voce power) per approdare a due diverse soluzioni: una più vicina al riff (nu)metal (specie in No more sorrow), l'altra molto simile al pop/rock da classifica (Leave out all the rest, Valentine's day). Nel mezzo ci sono brani "ibridi" come What I've done, Given up e Hands held high, che occhieggiano ora ai ricordi di Hybrid theory, ora ai "vorrei ma non oso ancora fare" che molto probabilmente comporranno la loro prossima fatica. Per ora ci rimane sul piatto (o nell'ipod) un bel disco, comunque vario e ben suonato/cantato, nuovo nei suoni e molto accattivante negli arrangiamenti (specie in alcune linee di basso). Peccato che la tempesta dell'Heineken Jamming Festival ci abbia negato la possibilità di verificare sul campo i progressi dei LP, speriamo di avere presto l'occasione di rimediare, magari al chiuso di un palazzetto caldo e asciutto.
- Luca Pasquadibisceglie
A good life
LIBRI: A good life - di Jay Mc Inerney
Un romanzo struggente e bellissimo, intenso e a tratti commovente, una storia raccontata con una profondità emotiva fatta di dettagli anche minimali (ma spesso fondamentali) che è stata da sempre il marchio di fabbrica dell'ex ragazzo cantore delle mille luci di New York. La storia in sè potrebbe anche essere banale: la crisi di due coppie della NY bene, quarantenni in carriera e desiderosi di raggiungere quei traguardi di vita e di status che sembrano sempre così vicini eppure non si raggiungono quasi mai. Con figli (alcuni avuti dalla fecondazione assistita tramite la cognata, con gli adolescenti persi nei loro “soliti” problemi di droga e crisi esistenziale), amici, impegni mondani, cene di beneficenza, storie da scrivere (ci deve sempre essere, a NY, un aspirante scrittore), insomma sogni da inseguire e quotidianità da affrontare. Solo che poi, un giorno, succede che due aerei abbattono le torri del World Trade Center ... e tutto cambia in un secondo. Si mescolano le carte, e ognuno reagisce come sa e come può. Nasce così una storia d'amore fatta di tradimento e di passione, di rimorsi e di abbandoni sensuali, potente come raramente succede di vivere, una storia di rinascita e in grado di aiutare in infiniti modi chi la esalta con ogni singolo respiro di tormento. Salvo poi dover fare i conti con chi la storia non la vive, ma la subisce suo malgrado: marito tradito, moglie tradita, i rispettivi figli. Non dico altro, siamo alle pagine finali. Che restano tra le migliori che io abbia mai letto. Un libro da leggere e da regalare a piene mani e su cui, magari, meditare anche un po’.
- Luca Pasquadibisceglie
mercoledì 31 ottobre 2007
Baby 81
MUSICA: Baby 81 - Autore: Black Rebel Motorcycle Club
martedì 30 ottobre 2007
Broken Boys Soldiers
MUSICA: Broken Boys Soldiers - Autore: The raconteurs
mercoledì 10 ottobre 2007
Lampi d'estate

In Italia Wodehouse è tradotto in italiano.
Queste sono le uniche due critiche che si possono fare al lavoro di un Autore che ha scelto di creare delle buone letture invece della pessima letteratura in cui tanti si cimentano. L'uso delle parole e delle storie al limite (e oltre) il "non sense" creano il suo umorismo. Leggere Wodehouse vuol dire impegnare la propria mente a disimpegnarsi, bisogna stare attenti alle singole parole per capire quello che non si capirebbe leggendo la frase superficialmente. E' come giocare con la Settimana Enigmistica, niente di troppo impegnativo, ma è divertente. Il libro "Lampi d'estate" potrà risultare straordinariamente divertente per qualche lettore e noiosamente stupido per altri. Vale la pena di rischiarne la lettura, se per pura fortuna faceste parte della prima categoria, avrete scoperto un autore che vi accompagnerà per tutta la vita con il suo tenero umorismo.