FILM - autore: Steven Spielberg
Tutto il film è ambientato all'interno dell'aereoporto di New York perchè Viktor Navorski (Tom Hanks), un passeggero in arrivo da un paese straniero, per cause burocratiche, sarà libero di girare nel terminal ma non di uscire. E non per qualche ora, ma settimane... Il protagonista non parla bene la lingua inglese e ci si chiede come sia possibile costruire un film senza trama e senza i dialoghi del protagonista. Ma il regista è un genio e riesce a filmare sempre in modo particolare scene che altri avrebbero banalizzato. Una delle prime immagini è il dettaglio di un tabellone "arrivi e partenze", ripreso in modo magico: ciò che è sembra fermo è invece molto mosso, e si inizia a capire che quello che pare normale può essere visto con meraviglia se ci si sposta un po'. Spielberg ci mostra una fiaba dedicata a chi crede che solo viaggiando si può "vivere". E invece, anche chiusi in spazi più o meno ristretti, si può fare molto, in modi diversi.
Si ride molto, e ci si commuove (chi ne è capace). Chi vuole può riflettere sulla libertà e sul potere. Ottimo film anche per una visione famigliare.
- Roberto M.
giovedì 7 luglio 2005
The Terminal
mercoledì 1 giugno 2005
Sin City
Sin City - Autore: Rodriguez - Miller
Sin city è un fumetto e, da oggi in Italia, anche un film. Un bel film. Così come Sin city è un bel fumetto. Presentato a Cannes con tutti gli onori, Sin city vede anche la partecipazione alla regia di Quentin Tarantino (che ha ricevuto come compenso un dollaro, come lo stipendio di Steve Jobbs della Apple ...), che ha girato una scena - guarda caso - piena di pallottole e di morti. Non che il resto del film sia trascurabile, anzi. Le storie della città del peccato sono intrise di violenza, di sesso, di alcol e di sangue. Sennò che peccati sarebbero! Il film ricalca fedelmente persino il taglio delle pagine cartacee (che spero vengano riscoperte), con passaggi in stile davvero belli e suggestivi, così come la felice scelta dell'uso del bianco e nero e del colore relegato ad ombra (quando vedrete il film capirete cosa intendo). Un Mickey Rourke irriconoscibile, una Rosario Dawson e una Jessica Alba belle come non mai, un Frodo cieco e cattivissimo formano l'ossatura di un cast (Benicio del Toro tra gli altri) di questo noir coinvolgente e ben diretto. Una visione consigliata a tutti tranne che ai minori e ai deboli di cuore...
- Luca P.
lunedì 28 febbraio 2005
Un'altro giro di giostra
LIBRI: Un'altro giro di giostra - Autore: Tiziano Terzani
Certo che non tutti possono curarsi e morire come ha fatto Tiziano Terzani. In questa società troppe volte priva di umanità (anche nel campo medico), il racconto del libro sembra quasi una favola. Una favola, vera e tragica, di qualcuno che riesce a dire con parole semplici cose di difficile comprensione. Ci dice della sua esperienza con la chemioterapia, con lo yoga, con le medicine alternative; come un nonno che racconta a noi, suoi nipotini, la sua vita. Grazie Tiziano.
lunedì 7 febbraio 2005
Some kind of monster
FILM: Some kind of monster - Autore: Metallica
Un documentario rock fatto bene è merce rara. Difficile scindere la persona dalla sua immagine e dal mitico credito di cui gode un artista presso i propri fan. Difficile raccontare con onestà il travagliio creativo di una qualsiasi opera, che sia musicale, letteraria o altro. SKOM ci riesce, pur con qualche passaggio un po' troppo lento, nel migliore dei modi. I Metallica sono il gruppo rock più famoso del mondo, hanno venduto quasi (o di più, dipende dal giornalista) 100 milioni di dischi, suonano da vent'anni e più e hanno portato il genere heavy metal (nato speed e finito solo rock) alle masse. Ma sono persone. Hanno dubbi, crisi, sogni, speranze, frustrazioni, dolori. E SKOM li mette in fila, sotto i riflettori, uno ad uno. James Hetfield era un alcolizzato, è sparito per mesi per disintossicarsi mentre i suoi compagni lo aspettavano incerti sul futuro del gruppo. Le voci si rincorrevano, il tempo passava, e nulla accadeva. In questo si inseriscono altri avvenimenti, noti ai fedelissimi, quali l'abbandono del bassista Jason Newsted e la ricerca del suo sostituto. Con sempre presente il fantasma di Cliff Burton, bassista geniale scomparso a causa di un incidente stradale durante il tour del 1986. A proposito di fantasmi, non voglio dimenticare il primo chitarrista del gruppo, quel tale Dave Mustaine liquidato in due settimane a causa dei suoi problemi con l'alcol e fondatore dei Megadeth, band da sempre antagonista dei Metallica. E proprio il faccia a faccia tra Dave e Lars Urlich (batterista) è secondo me la scena più intensa dell'intero film. Due persone che si spogliano di tutto il loro successo, e si guardano negli occhi dopo vent'anni. E una di loro piange. Nonostante tutto. Il film prosegue con il ritorno di James, i provini per il sostituto di Newsted e la scelta (azzeccatissima) del nuovo bassista, il mitico e rotondo Rob Truillo. Un bel film, da vedere anche se non sapete nemmeno chi siano i Metallica, perchè girato con il chiaro intento di spostare una volta per tutte le tende che celano le vere vite di persone definite "star". E capire che un uomo, in fondo, è sempre un uomo. E che le sue paure, se ha il coraggio di affrontarle, sono sempre le solite, indipendentemente del conto in banca e dei tatuaggi da metallaro che si porta addosso.
-Luca Pasquadibisceglie
sabato 29 gennaio 2005
Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
LIBRI - Autore: Eric M. Remarque
Niente di nuovo... è un "vecchio" romanzo ambientato nella prima guerra mondiale, una sorta di diario scritto da chi la guerra l'ha vissuta (sono in tanti) e ha talento per scrivere (sono in pochi). E' un bel libro pieno di emozioni e di sentimenti dove impara a conoscere meglio l'animo umano; al fronte non c'è spazio per l'ipocrisia dei rapporti finti del mondo "normale".
Infine un grande pregio: non è un libro di accusa contro questo o contro quello, è un tentativo di raffigurare cosa prova un soldato. Anche se è stato scritto nel 1929, credo che sia attualissimo anche oggi, finchè esiste una guerra nel mondo è cronaca. Solo quando non esisteranno più guerre diventerà un libro di storia.
martedì 11 gennaio 2005
I pilastri della terra
LIBRI: I pilastri della terra - Autore: Ken Follet
Qualche anno fa mi ero messo a leggere molti degli autori americani di best seller. Avendo una pratica di lettura dei classici (es. Dostoevskij), gran parte di quelle nuove letture mi apparivano divertenti ma nulla di più. L'unico che si distinse un po' fu "I pilastri della Terra". Passano gli anni e mi trovo a leggere il bel classico "La lettera scarlatta" (dall'impareggiabile introduzione). Per associazione d'idee mi torna alla mente la vicenda di una delle donne protagoniste del libro di Ken Follet e decido di rileggerlo.
Bellissimo. Una grande rievocazione storica dell'Inghilterra medioevale. Intrighi, amori, armi, battaglie... una girandola inarrestabile di vicende che hanno l'enorme pregio di non essere solo divertenti da leggere. Viene ricreato un mondo storicamente lontano ed il lettore entra a farne parte. Date e avvenimenti storici reali, anche se con qualche licenza, aiutano a vivere un romanzo storico d'alto livello.
La storia ruota intorno alla costruzione di una cattedrale. E' il mondo dei monaci e dei cavalieri, dei contadini e dei ladri. E' anche un libro che esprime idee, ma non contro la religione o contro la guerra, come potrebbe apparire ad una lettura superficiale.
Questo libro, dalle molte pagine, ha una grande controindicazione alla sua lettura: quando si inizia a leggerlo si rischia di non smettere più; ho passato notti quasi insonni e vi auguro di fare altrettanto.
lunedì 4 ottobre 2004
Strade Blu
LIBRO - autore: William Least Heat-Moon
L'autore descrive la sua esperienza di viaggiatore (siamo negli anni '80) facendoci scoprire l'altra america, quella che non appare nei film, fatta di villaggi sperduti e di gente semplice. Un libro scritto con le facce delle persone che incontra.
Il "Ghost Dancing" (nome del furgoncino con cui percorre le Strade Blu) diventa il mezzo per parlare della vita, spesso semplicemente. Qualche volta con citazioni letterarie e qualche volta mescolando con gusto le idee di importanti filosofi e di sognatori in deltaplano.
I difetti e i pregi del libro si fondono. E'un libro lungo in cui non succede nulla di avvincente. Cioè: ad ogni capitolo succedono quelle piccole grandi cose della vita di tutti i giorni che rendono inutile una finta trama da romanzo.
Un capolavoro consigliato a chi ama viaggiare ma non ama fare il turista.