sabato 21 giugno 2008

Un ponte per Terabithia

FILM - regia: Gabor Csupo

Ecco un film adatto ad una visione familiare senza che le banalità abbiano il sopravvento, anzi intelligenza e sensibilità lo rendono una favola straordinaria anche per gli adulti. Un ragazzino di undici anni vede la sua vita cambiare improvvisamente, quando fa amicizia con Leslie, una coetanea appena arrivata nella sua scuola. I due inventano un mondo immaginario chiamato Terabithia, popolato da creature magiche. Mentre la vita, in famiglia e a scuola, é ricca di contrasti, nel loro mondo loro sono il re é la regina. Un film che io non volevo vedere perché lo pensavo sullo stile di Harry Potter o di fantasy simili. Fortunatamente l'ho guardato insieme a mia figlia e ne sono rimasto affascinato. Mi aspettavo una favoletta da bambini e mi ha stupito con una storia realistica, per nulla scontata, dove se ci sono effetti speciali è solo perché servono a narrare una storia. Il film è tratto dal romanzo per ragazzi che Katherine Paterson scrisse nel 1976 per aiutare il figlio a superare la morte di una sua cara amica. Il regista (ungherese, classe 1957) è alla sua prima esperienza "hollywoodiana" ma ha un passato da animatore di cartoons ed una sua etichetta discografica di musica sperimentale. Ama la musica di Frank Zappa e dopo il successo del film se n'è andato a vivere alle Hawaii. Decisamente un tipo interessante: lo aspetto alle sue prossime prove per vedere se è nato un genio cinematografico.

- Roberto Moretto