mercoledì 10 agosto 2005

Prima dell'alba


FILM Prima dell'alba

Ripubblico la recensione, con la novità che il dvd è disponibile anche in italiano da qualche settimana, così come Prima del tramonto, il film che chiude la giornata (alcuni anni dopo) dei nostri due eroi! Vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino nel 1994, Prima dell’alba è un film da guardare e riguardare finchè il nastro non si consuma. Salvo optare per il dvd, inedito in Italia e da acquistare tramite la rete, ennesimo esempio di come siano miopi i distributori della terra di Fellini. Stessa cosa che avviene con i film di Kevin Smith, ma questa è un’altra storia.
Prendi un ragazzo. Americano. In vacanza interail in Europa. Figlio di genitori divorziati. Figlio degli anni novanta. Con il pizzetto e i jeans sdruciti. Incerto e poetico, sognatore romantico e al tempo stesso cinico osservatore del mondo. Solo.
Prendi una ragazza. Francese. Anzi, di Parigi. Che torna a casa dopo aver visitato la nonna a Budapest. Viaggia in treno perché ha paura degli aerei. Affascinante anche quando parla di ecologia e del nuovo fascismo dei media. Con un sorriso che non si riesce a descrivere. Sola.
Mettici Vienna, una delle poche città che – con una sola inquadratura – regalano una spruzzata di romanticismo perfino a un baraccone della fiera e a un orologio della stazione.
Falli incontrare e conoscere, falli scendere insieme dal treno proprio lì, a Vienna , e fagli passare tutta la notte insieme, in attesa del volo che riporterà Jessie James tra i dorati pascoli d’America. Falli parlare e parlare e parlare, falli salire sul Prater e falli giocare a flipper, falli camminare lungo il Danubio e falli entrare in un negozio di dischi. Falli bere birra e manda loro una zingara che predica il futuro per pochi scellini.
Gioca a essere Dio e osserva queste due anime che, incerte ma fiammeggianti, si avvicinano, si annusano e si incenerisono a vicenda.
Lui è Ethan Hawke, reduce da L’attimo fuggente e di passaggio verso Gattaca e la moglie Uma Thurman. Lei è Julie Delpy, in attesa di Killing Zoe.
Attorno ad essi poco altro, perché il film lo reggono sulle spalle solo loro due. Niente effetti speciali, niente comparsate di lusso, niente scene di nudo. Insomma, quasi un film all’antica, figlio dell’estro creativo di Richard Linklater e perfetto esempio di cosa voglia dire conoscersi e, mi scappa la parola, amarsi nell’era post aids e durante la guerra dei Balcani.
Denso di poesia senza mai essere stucchevole, impregnato di buoni odori come un vecchio fazzoletto di pizzo ritrovato in fondo ad un cassetto in una casa estiva, girato con mano esperta e piglio quasi documentaristico, Prima dell’alba è il perfetto dopocena in queste afose serate estive, il biglietto d’auguri dell’ottava meraviglia del mondo per chi, come me, crede che una pellicola possa perfino cambiare la vita alle persone
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- Luca P.